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Reskilling vs. upskilling – quale dovrebbe scegliere la vostra azienda?

Federico Francini

Country Manager - Italy

Incoraggiare una cultura sul posto di lavoro basata su una formazione continua e su una mentalità aperta è uno dei punti chiave per aiutare la persone trovare uno scopo in ciò che fanno. Apprendere nuove competenze non significa sempre dover ricominciare da zero; molti dipendenti dispongono già di competenze derivanti da ruoli precedenti e da esperienze di vita. Capire queste competenze preesistenti consente di adattare e personalizzare la formazione per ogni singola persona.

Spesso, quando parliamo di skill, pensiamo immediatamente a competenze tecniche, poiché riteniamo che queste siano le più utili e importanti per le attività lavorative quotidiane. Tuttavia, le competenze sono qualcosa di più di azioni e metodologie; si estendono ai comportamenti e persino ai modi di pensare. Esaminare in modo più ampio tutte le competenze garantisce che tutto il personale possa migliorare e apprenderne di nuove.

Qual è la nuova visione sulle competenze?

Siamo nel mezzo di una crisi di competenze e, per stare al passo, le aziende devono adottare una nuova mentalità.

Il termine ‘new skilling’ si riferisce a tutte le tecniche di apprendimento continuo che aiutano a sviluppare le competenze più richieste, sia che si tratti di migliorare le capacità esistenti (upskilling) sia che si tratti di costruirne di totalmente nuove (reskilling). Questo aiuta le persone ad aumentare la fiducia nelle proprie abilità e nei propri punti di forza, oltre a preparare le imprese alle sfide future.

Tuttavia, il ‘new skilling’ riguarda solo la mentalità; le aziende devono comprendere e integrare sia l'upskilling sia il reskilling. Sebbene possano sembrare simili, si tratta di approcci totalmente diversi allo sviluppo delle competenze di un dipendente.

Reskilling: prepararsi per un nuovo capitolo

Il reskilling implica formare i dipendenti su un set di competenze completamente nuovo per prepararli a ricoprire un ruolo diverso all'interno dell'azienda. Ciò si verifica quando i compiti e le responsabilità diventano obsoleti, o in conseguenza all'assunzione di una nuova persona o all’introduzione di nuove tecnologie che facilitano il lavoro.

Il reskilling è particolarmente utile per chi desidera cambiare il proprio ambito professionale o per chi svolge mansioni che diventeranno presto obsolete. È anche vantaggioso per i dipendenti che sono stati senza lavorare per un lungo periodo di tempo, come i neo-genitori rientrati dal congedo di maternità o paternità. Insegnare nuove competenze ai dipendenti può anche aiutare a fidelizzarli. Spesso i dipendenti desiderano provare cose nuove e, offrendo loro un programma di reskilling, sono in grado non solo di raggiungere i propri obiettivi, ma anche di percepire che vengono apprezzati all'interno dell'azienda.

Upskilling: competenze e capacità in crescita

L'upskilling, d'altro canto, si concentra sulle abilità che un dipendente già possiede: le migliora e le approfondisce per rafforzare determinate aree di competenza. L'ampliamento della conoscenza dei dipendenti consentirà alle persone di assumere nuove responsabilità più rapidamente e le aiuterà a progredire più velocemente nella loro carriera, a beneficio dell'intera azienda.

Il mondo è in continua evoluzione e sta diventando sempre più avanzato dal punto di vista tecnologico. Dato che questi cambiamenti avvengono molto rapidamente, una competenza su cinque di quelle che possediamo attualmente sarà obsoleta nel giro di soli tre anni; ciò significa che oggi è più importante che mai mantenere aggiornate le skill dei dipendenti.

Alcuni hanno la sensazione che la tecnologia sempre più innovativa stia togliendo lavoro alle persone, ma in realtà ci sta solo consentendo di fare più rapidamente il nostro lavoro e ha una sfera d’azione limitata. La tecnologia non è (e probabilmente non sarà mai) in grado di replicare il cervello umano, né il modo in cui elaboriamo le emozioni o interpretiamo le situazioni. Pertanto, è indispensabile concentrarsi sulle abilità più "umane" con le quali la tecnologia non può competere, come le soft skill o skill comportamentali. Gli esseri umani non diventeranno mai obsoleti nella forza lavoro, ma dovranno adattarsi per dimostrare il loro valore.

Upskilling e reskilling sono ugualmente importanti, ma ogni azienda ha caratteristiche e obiettivi diversi, quindi quale funzionerà meglio varierà da una società all'altra. La cosa importante è che le imprese inizino ad adottare una mentalità diversa sulle competenze che si adatti alle specifiche esigenze aziendali e mantenga il business e la forza lavoro in una posizione competitiva. Anche se gli approcci varieranno, assicurarsi di saper promuovere tra i dipendenti una cultura di autentico entusiasmo per la formazione renderà più facile la transizione e, in ultima analisi, porterà come risultato una forza lavoro più focalizzata, determinata e dalla mentalità aperta.

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