Per molti anni, la responsabilità dello sviluppo professionale di un lavoratore è dipesa dal suo line manager. Tuttavia, il report di Cornerstone "Pronti, partenza, crescita: I pilastri di una mobilità dei talenti ad alto impatto" sottolinea come, in realtà, la crescita professionale possa maturare anche al di fuori dei colloqui con i responsabili in contesti che consentono al dipendente di esplorare autonomamente le varie opportunità, che si tratti di ruoli, progetti o corsi di formazione disponibili.
Una storia vera
Quando il team delle risorse umane di un'azienda del settore sanitario con 7.000 dipendenti ha analizzato i dati dei candidati raccolti attraverso il portale di offerte lavorative dedicato, il sistema di registrazione delle risorse umane ha segnalato un errore perché il codice fiscale corrispondeva a quello di un dipendente già assunto.
Analizzando l'accaduto, è emerso che non si trattava di furti d'identità o di frodi, ma di un espediente creativo per aggirare una delle politiche aziendali. I dipendenti infatti cercavano sul portale delle offerte lavorative altre posizioni all'interno dell'azienda. Quando ne trovavano una di loro interesse, si candidavano dalla pagina esterna inserendo una variante del proprio nome (John per Jonathan, Suze per Susan, e così via). Questa soluzione serviva per bypassare una politica aziendale che imponeva ai dipendenti di chiedere l'autorizzazione del proprio manager prima di cercare altre posizioni nel sistema.
I dipendenti avevano trovato un modo creativo per soddisfare le proprie esigenze, ma l'azienda ha compreso che doveva rivedere le proprie politiche per rispondere tempestivamente ed in modo adeguato alle preoccupazioni del personale relative all'avanzamento di carriera.