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Come prosperare in un mondo imprevedibile e dai ritmi serrati: strategie per il successo aziendale
Il settore automobilistico illustra chiaramente con quanta rapidità i leader aziendali devono pensare, agire e adattarsi. Tendenze come i veicoli elettrici a batteria, le auto a guida autonoma e la comproprietà stanno riscrivendo, nel giro di pochi anni, la storia ultracentenaria dell'industria automobilistica, costringendo produttori dalla lunga tradizione a stravolgere i modelli operativi impiegati per decenni nell'ottica di una maggiore agilità, accelerando l'innovazione a ritmi mai vista prima.
Nessun settore è immune a queste dinamiche. In ambito sanitario si diffondono trend come la telemedicina e l’uso dei dispositivi indossabili. Le agili start-up nel settore fintech stanno erodendo le quote di mercato detenute dalle istituzioni finanziarie tradizionali. I governi hanno cominciato a riconoscere il potenziale dei servizi digitali. E si potrebbero fare tantissimi altri esempi.
Ma qual è la lezione? Vince chi si adatta rapidamente. Chi esita, perde slancio e lascia campo libero alla concorrenza.
Le competenze, o skill, sono la nuova valuta dell’era digitale. E non ce n’è abbastanza. Per esempio, il 90% dei CEO sa che la trasformazione digitale è un processo con cui ogni azienda dovrà fare i conti, ma solo il 30% ritiene che il proprio personale abbia le competenze necessarie. Come se non bastasse, molte delle skill che serviranno per il nostro domani non sono mai esistite finora. Chi mai, 10 anni fa, avrebbe potuto immaginare che ruli come il bioinformatico, l'operatore di droni e il camera algorithm engineer sarebbero stati così ricercati oggi?
Sono cambiate anche le aspettative dei dipendenti, soprattutto dei millennial. Vogliono una maggiore responsabilizzazione nel determinare il proprio percorso di carriera; chiedono un percorso di formazione ottimizzato, un feedback in tempo reale sulle performance e una formazione continua in azienda. Se questo manca, si può stare certi che andranno subito su LinkedIn alla ricerca di un datore di lavoro che offra quello che cercano.
Questa situazione ha determinato un Skills Confidence Gap tra datori di lavoro e dipendenti, considerato che quasi la metà dei datori di lavoro ha dichiarato che la carenza di talenti rappresenta una delle tre maggiori preoccupazioni per i prossimi tre anni. Questi datori di lavoro intravedono anche una forte correlazione tra le performance aziendali e la qualità delle nuove opportunità offerte ai dipendenti per sviluppare nuove competenze.
Unire tutta l'azienda attorno alla forza lavoro e alle competenze
Dunque, qual è la ricetta per stare un passo avanti? Unire tutta l'azienda attorno alla forza lavoro. Sviluppare le competenze di cui i dipendenti hanno bisogno per avere successo. E poi, offrire opportunità di apprendimento innovative, esperienziali, nello svolgimento del proprio lavoro.
In questo contesto profondamente mutato servono regole nuove. È ora che i talent leader creino un ambiente di lavoro che favorisca la crescita, la produttività e il successo per tutti.
L'indagine di Cornerstone sulle tendenze nella regione EMEA per il 2023 mette in luce nove tendenze nel mondo del lavoro e nel settore HR che si prevede prenderanno piede nel 2023. Ecco una breve panoramica di quanto emerge dal report.
Massimizza il potenziale della tua forza lavoro
In ambito HCM, per esempio, ci si aspetta che quest'anno uno degli elementi caratterizzanti sarà la maggiore capacità dei programmi di retention dei dipendenti di rispecchiare le aspettative. I datori di lavoro si concentreranno maggiormente sullo sviluppo delle competenze al momento opportuno, eventualmente creando una sorta di "mercato delle opportunità" per collegare i talenti con le opportunità lavorative. Inoltre, l'analisi dei dati sarà fondamentale per riuscire ad aumentare la retention dei dipendenti: raccogliendo maggiori informazioni sull'esperienza del dipendente e traducendo questi insight in misure concrete, le aziende saranno maggiormente in grado di andare incontro alle mutevoli aspettative dei dipendenti.
Dal report emerge che si prevedono cambiamenti anche a livello dei contenuti. Ci sarà sempre più enfasi sui contenuti improntati a diversità, equità, inclusione e appartenenza, oltre a quelli incentrati su salute e benessere. Entrambi sono fondamentali per creare cultura di inclusione e appartenenza, a tutto vantaggio della brand reputation e della retention. Si prevede anche che i contenuti dedicati alla sostenibilità (ambientale, sociale e a livello di governance) cresceranno del 100%, una domanda che probabilmente avrà la meglio su altre priorità di apprendimento nei prossimi anni.
Dal rapporto emergono anche nuove tendenze in materia di formazione. Nel 2023, le organizzazioni continueranno ad avvalersi di piattaforme per esperienze di apprendimento o LXP (learning experience platform) per democratizzare la formazione. Le LXP combinano l’apprendimento esperienziale, i contenuti e lo sviluppo delle competenze, trasformando l’elearning in un potente motore di crescita, agilità e mobilità. Questo consente di aumentare l’inclusione e l’autonomia a ogni livello organizzativo, migliorando soddisfazione e retention.
Priorità alla formazione continua per i dipendenti
Chiaramente la gestione e lo sviluppo delle competenze nel prossimo quinquennio saranno radicalmente differenti da ciò chesi è fatto negli ultimi 20 anni. Le aziende migliori sono quelle che continuano a reinventarsi nell'odierno ambiente in rapida evoluzione.
I talent leader hanno un ruolo chiave: collegano le persone alle opportunità di crescita e agli obiettivi aziendali. Il divario tra la capacità che le aziende credono di avere nello sviluppo delle competenze del proprio personale e la percezione che ne hanno invece i dipendenti ribadisce l'importanza, per le aziende, di dare la priorità alla formazione continua e fornire ai dipendenti le competenze necessarie per affermarsi nell'era digitale. In tal modo, potranno colmare questa lacuna e stare un passo avanti rispetto alla concorrenza.
Prossimi passi: formazione e sviluppo
È tempo di agire: valuta l'adozione di un programma di formazione e sviluppo mirato a dotare i tuoi dipendenti delle competenze necessarie per avere successo in futuro.
Tutti questi argomenti sono trattati approfonditamente nella nuova indagine di Cornerstone sulle tendenze nella regione EMEA per il 2023. Con le sue analisi rigorose e approfondite delle tendenze che plasmeranno il futuro di persone e lavoro, il report è uno strumento fondamentale per le aziende più lungimiranti che desiderano prepararsi ad anticipare il cambiamento.
Per leggere l'indagine completa di Cornerstone per il 2023 "Persone e lavoro: i trend EMEA di quest’anno", clicca qui.
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